
Il 2024 ha le carte in regola giuste per poter essere definito l’anno di svolta nel mercato immobiliare in Italia? I dati dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate, relativi al periodo tra aprile e giugno di quest’anno, mettono in primo piano un generale aumento delle transazioni immobiliari a livello nazionale. Questi numeri arrivano dopo un 2023 all’insegna della perdita di quota delle compravendite – 10% in meno rispetto al 2022 – e dopo un trimestre iniziale sempre all’insegna del calo.
Per il secondo trimestre dell’anno in corso, si parla di una lieve ripresa di quota delle compravendite – +1,2% rispetto ai tre mesi iniziali – ma non ovunque.
La situazione a livello nazionale, infatti, è molto diversificata. Da un lato ci sono città come Genova e Roma, dove le compravendite immobiliari residenziali sono cresciute nel secondo trimestre del 2024 rispettivamente del 3,9 e del 3,4%.
Dall’altro, invece, si possono notare i cali drastici di Milano e Firenze. In questi capoluoghi è stato possibile registrare, su scala trimestrale, una riduzione del 7,1 e dell’8,3%. Degni di nota sono anche altri due dati: a Roma, oltre l’83% delle compravendite nel secondo trimestre dell’anno in corso ha riguardato la prima casa. Milano, invece, si è rivelato il centro urbano con i numeri più alti per quanto riguarda gli acquisti di nuove costruzioni.
In un momento in cui gli italiani continuano a mantenere un atteggiamento prudenziale nella ricerca di casa, affidandosi a portali altamente specializzati online – https://www.immobiliovunque.it/ è uno dei più famosi e visitati – è necessario comunque andare oltre ai fattori economici.
I motivi sono due. Prima di tutto, va ricordato che l’inflazione è rientrata nei range dei parametri BCE e che, seppur lentamente, i tassi sono interessati da un processo di riduzione.
Accanto a questi numeri, però, vanno considerati anche gli importanti cambiamenti demografici degli ultimi anni che, per ovvi motivi, stanno impattando pure sul mercato immobiliare.
Numeri alla mano, aumentano soprattutto gli acquisti di bilocali e di immobili con metrature importanti. I primi vengono scelti soprattutto dagli investitori, che si concentrano molto sulle zone universitarie delle grandi città, e dalle giovani coppie che iniziano la loro vita insieme.
I secondi, invece, vengono prediletti innanzitutto dalle famiglie.
Le previsioni sono in ogni caso positive e gli addetti ai lavori si aspettano un secondo semestre dell’anno con il consolidamento dei dati in crescita riscontrati, in parte, da gennaio a giugno.
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Prezzi in aumento
Accanto alla ripresa delle compravendite immobiliari in Italia è da segnalare anche l’aumento dei prezzi delle case al metro quadro. L’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate da aprile a giugno sia a scopo abitativo, sia per ragioni di investimento è aumentato del 3,2% rispetto al trimestre iniziale dell’anno.
Se si va a guardare, invece, al medesimo periodo del 2023, si può notare un incremento del 2,9%.
Questa crescita è da attribuire a diversi fattori. In cima alla lista troviamo il prezzo delle case di nuova costruzione, cresciuto dell’8,1%. Anche i numeri delle abitazioni con già alle spalle anni di storia sono all’insegna della crescita. Su scala trimestrale, infatti, si parla di un incremento dell’1,9%.
Dove sono state comprate più case?
Tornando ai dati sulle compravendite, non rimane che chiedersi dove siano state comprate più case nel secondo trimestre del 2024. A trascinare la crescita dei nuovi acquisti ci hanno pensato soprattutto le regioni meridionali e le isole.
Secondo posto per il nord-est, terzo per il nord-ovest e quarto, invece, per il centro Italia.
Concludiamo rammentando che, dando un’occhiata ai dati forniti dagli agenti immobiliari, è da segnalare l’aumento di quelli che riferiscono, da parte dei potenziali acquirenti, una generale difficoltà nell’ottenere i mutui. Il dato in merito è tornato a crescere dopo circa tre trimestri durante i quali, invece, era stato interessato da una riduzione.