rimozione fap e revisione

Da tempo, come ben sanno i proprietari, nelle auto diesel esiste il FAP, cioè il Filtro Anti Particolato, uno strumento che si usa per limitare l’emissione delle polveri sottili e ridurre l’inquinamento.

L’Unione Europea, inoltre, ha obbligato i costruttori a montare il FAP anche sui motori a benzina con iniezione diretta, emanando le norme Euro 6c.

Come tutti i filtri, anche i filtri presenti nel FAP tendono a intasarsi, andando a limitare le prestazioni del motore.

Per questo motivo, purtroppo, si è creata una tendenza a chiedere a officine compiacenti di disinstallare il FAP, col rischio di andare incontro a pesanti multe e denunce per violazione delle norme: è infatti illegale togliere questo dispositivo.

Inoltre, rimozione FAP e revisione è un connubio che non esiste. Vediamo perché.

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Come funziona il Fap

Le polveri sottili liberate dalla combustione del carburante ed espulse dallo scarico dell’auto, considerate assai dannose per la salute (soprattutto di bronchi e polmoni), sono bloccate dal filtro, che con l’andare del tempo, tende a intasarsi.

Nei veicoli con motori diesel, l’elettronica di bordo, rilevato l’inizio dell’intasamento, solitamente procede alla rigenerazione del filtro stesso, iniettando più gasolio per aumentare la temperatura dei gas di scarico.

Quando si raggiungono temperature tra i 500 e i 600 gradi, infatti, le particelle di particolato catturate all’interno del filtro  iniziano a bruciare, liberandolo. La procedura si attiva ad una velocità superiore ai 60 km/h, mantenendo questa andatura per diversi km.

Ecco perché, specie chi usa tanto il diesel in città, spesso deve fare un viaggetto in autostrada a velocità sostenuta (comunque senza violare i limiti), in modo da creare le condizioni perché si liberino i filtri.

Rimuovere il Fap: conseguenze per la revisione

revisione auto

Alcuni tuttavia ritengono che sia meglio rimuovere FAP, portando l’auto a inquinare di più. Togliere il FAP, tuttavia, configura un vero e proprio danno ambientale, per il quale si rischia una denuncia penale.

Ciò vuol dire, in caso di condanna, reclusione fino a 6 anni e multa fino a 100.000 euro. Senza essere così drastici, la rimozione del FAP fa comunque decadere la garanzia del veicolo. Ma qual è il rapporto fra rimozione FAP e revisione?

Molto brutto, potete dire addio alla revisione.

Un veicolo dotato di FAP funzionante, infatti, ha valori di opacità dei fumi (indicati con la lettera k) che oscillano tra 0,00 k-1 e 0,10 k-1. Un veicolo senza FAP, anche se riprogrammato bene, ha valori superiori.

Ciò significa non passare la revisione, con la conseguente sospensione dalla circolazione fino al ripristino del veicolo.

Consigli

Prima dell’acquisto di un veicolo usato, sia che l’affare avvenga tra privati, sia che ci si rivolga ad una concessionaria, bisogna assicurarsi e farsi garantire sul corretto funzionamento e sull’integrità del FAP.

Per mantenere efficiente questo filtro, occorre sostituire periodicamente l’olio motore, almeno una volta ogni 15.000 km percorsi, con prodotti di qualità, che siano certificati dalla casa madre, nonché risultino adatti allo specifico motore del veicolo.

È sempre un bene per un’automobile percorrere tragitti lunghi, in modo che il FAP possa autorigenerarsi utilizzando la programmazione automatica della centralina.

Per chi percorre pochi chilometri all’anno, invece, meglio lasciar perdere diesel o benzina ed orientarsi invece su carburanti alternativi come il GPL, oppure pensare ad un veicolo ibrido o interamente elettrico.